Indennità solo se rispettiamo le promesse

«Indennità solo se rispettiamo le promesse»

«Il nostro modello è l’Alto Adige, replicabile anche ad Arco, grazie alla mia esperienza». Sabato scorso, in una gremita sala consiliare del Casinò, l’ex deputato e già presidente del consiglio comunale, Mauro Ottobre, ha presentato la sua coalizione civica formata da due liste in corsa alle elezioni comunali del 4 maggio: «Arco Dinamica» e «Frazioni al centro».«Sono i fatti che devono contare» ha ribadito Ottobre, presentando il programma della coalizione. «Ho letto i programmi degli altri candidati sindaci e sono ottimi. Noi potevamo andare un po’ di qua e un po’ di là, ma abbiamo detto “no”. La politica ad Arco costa 500 mila euro l’anno, 2 milioni e mezzo in cinque anni. Il nostro programma e le indennità saranno vincolati agli obiettivi: faremo scrittura privata, certificata del notaio, che prevede che un presidente del consiglio comunale super partes aprirà un conto corrente e quest’ultimo avrà compito di verificare l’attuazione del programma.

Se raggiungeremo gli obiettivi, verranno erogate le indennità. Questa è la garanzia che noi diamo ai cittadini di Arco» ha spiegato Ottobre. «Se non riusciremo a fare le cose, i soldi torneranno al Comune e verranno destinati al sociale». Dopodiché l’ex deputato e candidato sindaco ha rivolto un appello pubblico ad Arianna Fiorio, candidata sindaca della coalizione «Arco che vorrei». «Vorrei capire i suoi “no” a certe opere, se sono questioni ideologiche, e fare un incontro pubblico con lei».

Tra le priorità della sua coalizione, il decoro urbano. «Basta buche e asfalti fatti in questo modo. Basta. Non c’è un marciapiede a posto, Arco è una città turistica piena di sacchetti di immondizie, nel Romarzollo e nell’Oltresarca. Ci avevano detto che più avremmo separato i rifiuti, più avremmo risparmiato sulle tariffe. Cos’è successo? C’è stato un aumento dell’8%, nonostante l’avanzo milionario del Comune, mentre per i privati del 12%. Torniamo alle isole ecologiche, con sistema interrato.

Sono i trasporti che incidono sui costi». Sui grandi volumi, Ottobre ha attaccato la giunta uscente: «Sono 10 anni che il Comune di Arco non chiede nulla alla Provincia sulla parte straordinaria. Fondo, Val di Non, paese di mia madre di poco più 1400 abitanti, ha ottenuto in 20 anni, senza indebitarsi, oltre 100 milioni di euro, realizzando una zona artigianale e una Rsa. Addirittura hanno comprato una vecchia centralina Enel, come quella che abbiamo noi a Prabi».Sulla Polizia Locale, Ottobre ha sottolineato di voler «il comando dei vigili come una volta. Abbiamo perso il collegamento con il territorio, io sono sempre stato contrario a questo sistema. Un vigile deve essere locale, deve essere sempre ad Arco.

A cosa servono posti di blocco alle 4 di mattina? Ci sono altre forze di polizia per farlo. Nei primi 100 giorni, toglieremo i pinch point, ma non lasceremo sfrecciare le auto a 100 km/h, ci sarà il vigile di quartiere. Noi vogliamo fare la differenza». Tra i candidati che si sono presentati sabato al Casinò, tra i nomi più noti delle due liste di Ottobre, anche l’ex consigliera comunale Nilla Bertamini, che si candidò con Ottobre nel 2005 per Unione per Arco: «Fummo eletti entrambi – ha ricordato Bertamini – ho imparato presto ad apprezzare Mauro per la sua correttezza e concretezza, la sua grande voglia di fare e onorare le promesse fatte.

Nel 2010 mi ricandidai nel Pd ma oggi sono qui a sostenere Mauro perché propone progetto politico libero dalle logiche dei partiti tradizionali, con l’obiettivo di rappresentare una varietà di voci e affrontare i numerosi temi. Vogliamo mettere al centro il cittadino».

Articolo scritto da L’adige Quotidiano del 27/03/2025 https://www.ladige.it/

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